Lo spettacolo dei giullari
Nel Medioevo i
giullari erano degli intrattenitori che davano spettacolo e facevano divertire
il pubblico per guadagnarsi da vivere ricevendo regali che potevano consistere
in denaro, capi di abbigliamento ,cavalli e addirittura in terre.Il termine
giullare comprende una vasta gamma di intrattenitori come: cantastorie,
suonatori, mimi, buffoni, equilibristi, giocolieri, prestigiatori,acrobati, danzatori,
contorsionisti, ammaestratori di animali, incantatori di serpenti e marionettisti.
Il giullare non interpreta un personaggio drammatico, ma impiega il linguaggio
del corpo per mostrare le proprie abilità.Non presenta, quindi, le
caratteristiche del concetto di attore moderno, ma è piuttosto assimilabile ai
contemporanei intrattenitori di strada o agli artisti del circo. I giullari si
esibivano prevalentemente da soli anche se spesso il suonatore poteva essere accompagnato
da una danzatrice o un acrobata. Questi intrattenitori si esibivano per strada,
nelle taverne e nelle piazze soprattutto durante mercati e fiere, ma
accorrevano anche a corte in occasione di feste e visite di personaggi
illusti.Offrivano un’estrema varietà di perfeormance ,quali: far ballare le
marionette,esibirsi con coltelli e sfere,suonare vari strumeti, imitare il
canto degli uccelli, comporre canzoni, danzare, fare capriole e compiere altri
esercizi acrobatici, ecc..
La condanna dei giullari

Menestrelli e buffoni di corte
Il parziale reinserimento del giullare nella piramide
sociale passò attraverso le corti e la protezione degli aristocratici,ovvero
attraverso l’integrazione in una categoria servile, come per i menestrelli, che
svolgevano soprattutto la funzione di suonatori.A partire dalla fine del XIII
secolo, alcuni giullari riuscirono a stabilirsi presso famiglie reali e
aristocratiche sottraendosi ai pericoli della vita girovaga:emerse così la
figura del buffone di corte, che con il costume bicolore, il bastone
giullaresco, il cappuccio a sonagli e le orecchie d’asino è diventato simbolo
della follia. In questo modo i giullari finirono per perdere il carattere originario
e la carica tresgressiva. Con la trasgressione sotto controllo e la follia
simulata, i buffone di corte cominciò a rappresentare l’altra faccia della
saggiezza.
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